Massimiliano Tommaso Rezza
SARÀ TOLTO
Curated by Paola Paleari
COLLI Independent Art Gallery, Roma
September 30 – October 31, 2015
www.colli-independent.com

Sarà Tolto by Massimiliano Tommaso Rezza is a site-specific installation, curated by Paola Paleari associated with the author’s book Atem published by Yard Press. The installation will be held in the underground area of the gallery and is the second appointment in COLLI project book: a program created to provide visitors with a platform focussing on books as an expression and study form.
At the core of Atem – based on Massimiliano Tommaso Rezza’s photographic archive, whose nature is potentially infinite and apparently incoherent – is the theme of ‘survival’: all the conditions, situations, subjects, events and atmospheres that do not respond to the standardized canons of the spectacle and that are, therefore, ignored by the practices of production. Although starting from the same photographic matrix of the book, Sarà Tolto can be considered an autonomous result.
The gallery’s dark underground space is illuminated only by the reflected light of a video projected onto a divisor panel on which a small photograph is hanging. Two series of digitally printed posters are also displayed on the walls beside the panel. On the basis of a symbolic register these three elements (video projection, photograph and posters) interact to symbolize the role that an image and its consumption have in our societies.
The analogic print – a static portrait of an austere woman – personifies the liminal universe that, according to the author, is excluded from the ‘photographic canon’ but exists and flows incessantly beside it. The impossibility to gain a clear and uniform vision of such a world is epitomized by the projection that, while persisting over the print, both reveals and conceals the woman’s face in the dark. The irregular rhythm depends on the variations of brightness of the video, a slow motion recording of a night scene with fireworks.

On the posters hanging beside the projection we see an opaque public, an undistinguishable and mute mass that is both subject and object of the spectacle.
As in the book Atem, whose unique language negates a standard (i.e. linear and integral) reading, in the installation the author offers an alternative vision, induced by a different use of image, an autonomous image that comes alive when it is immersed in a flux of matter coming directly from real life.
Massimiliano Tommaso Rezza
SARÀ TOLTO
a cura di Paola Paleari
COLLI Independent Art Gallery, Roma
30 settembre – 31 ottobre 2015
Sarà tolto di Massimiliano Tommaso Rezza, a cura di Paola Paleari, è un’installazione site specific legata al libro Atem, pubblicato dalla casa editrice romana Yard Press.
L’installazione, ospitata nel piano underground della galleria, è il secondo appuntamento del programma COLLI project-book, ideato allo scopo di fornire al visitatore una piattaforma dove il progetto libro è presentato come ambito di espressione e studio.
Il cuore pulsante di Atem – basato su un archivio fotografico di Massimiliano Tommaso Rezza dalla natura potenzialmente infinita e apparentemente incoerente – è il tema della “sopravvivenza”: tutte le situazioni e le atmosfere che non rispondono agli schemi standardizzati dello spettacolo e che dunque sono ignorate dalle relative pratiche di produzione e utilizzo.
Pur partendo dalla medesima matrice visiva e dagli stessi presupposti concettuali che hanno dato origine al libro, Sarà tolto si struttura come un approdo indipendente rispetto al prodotto editoriale.
Lo spazio sotterraneo della galleria, strutturalmente chiuso e scuro, è illuminato solamente dalla luce proveniente da una proiezione video, che insiste sulla parete dove una stampa di piccole dimensioni è collocata quale unico elemento fotografico. Un allestimento basato su poster digitali si dispiega sulle pareti laterali.
Secondo un registro volutamente simbolico, i tre elementi interagiscono nella rappresentazione del ruolo che l’immagine e il suo consumo ricoprono all’interno della nostra società.
La stampa – il ritratto immobile e severo di una donna – impersonifica l’universo liminale che per Rezza è escluso dal “canone fotografico” e allo stesso tempo gli scorre accanto sommerso e indefinito.

L’impossibilità di una visione chiara e uniforme di questo mondo è rappresentata dalla proiezione: l’elemento che, insistendo sulla stampa, contemporaneamente impedisce e permette al visitatore di scorgere nel buio il volto della donna. Il ritmo irregolare della sintesi visiva che si viene a creare dipende infatti dalle variazioni di intensità luminosa del video, una riproduzione in slow motion di una scena notturna di fuochi d’artificio.
Ai lati di questo anti-spettacolo troviamo un pubblico opaco, una massa indistinguibile che si sottopone in modo inconsapevole a una visione incompleta, priva di un riconoscibile interesse estetico e senza alcuna finalità narrativa.
Così come accade nel libro – il cui unico linguaggio possibile presuppone la negazione della lettura “standard”, ossia integrale e lineare, del libro stesso e del suo contenuto – anche nell’installazione viene proposta una visione alternativa, dettata dalla qualità di un’immagine diversa, un’immagine autonoma che fa luce solo quando si completa in modo a-programmabile con il flusso di un’esperienza reale, accidentale, non selezionata, non sottoposta allo scrutinio dei codici della comunicazione contemporanea.